venerdì 9 marzo 2018

Tempi d'oro per i morti: recensione

Recensione scritta per www.thrillernord.it





http://thrillernord.it/tempi-doro-per-i-morti/


Autore: Charles Willeford

Traduttore: E. Bussolo
Editore: Feltrinelli
Pagine: 267
Genere: Giallo
Anno di Pubblicazione: 2018


Sinossi: Reduce da un divorzio, senza una lira, vicino alla pensione, trasandato e sovrappeso, anche se tenta di mettersi a dieta, il detective della Squadra Omicidi di Miami Hoke Moseley è pieno di casini. Il capo gli ha sbolognato una valanga di casi irrisolti sulla scrivania. Dovrebbe istruire la sua nuova giovane e voluttuosa collega di origine cubana Ellita Sanchez che però attraversa un momento esistenziale ancora più complicato del suo. L’ex moglie gli rispedisce le due figlie con una lettera accompagnatoria e senza diritto di replica. E, problema per niente irrilevante a Miami, deve trovare casa. Ma chiamato a indagare sul caso di un giovane morto di overdose in un quartiere danaroso della città, quella che sembra una semplice uscita di routine diventa qualcosa di diverso quando incontra l’attraente matrigna del ragazzo. Forse questa bella donna che vuole portarselo a letto potrebbe essere la soluzione a tutti i suoi problemi? O forse è solo l’inizio di una catena di eventi ancora più imprevedibili e sfortunati?

Recensione: Non solo divertimenti e bella vita a Miami, ci sono anche degli scontri sociali tra ispanici e neri che faticano a mischiarsi con i bianchi e c’è molto marcio tra le strade della città che si nasconde dietro i riflettori delle vie principali dedite allo shopping e alle sfilate dei vip.
Al detective Hoke Moseley mancano pochi anni per la pensione e, spera, manchino anche pochi anni per gli alimenti da pagare alla sua ex moglie che lo spreme come un limone. Nel frattempo, però, manda avanti la sua vita confusa rimediando dei lavoretti per vivere vicino a Miami.
Il maggiore Brownley annuncia che arriveranno delle promozioni e per questo la squadra dovrà dedicarsi alla risoluzione di vecchi casi rimasti senza colpevole. Nella squadra c’è anche il detective Hoke che ha tra le mani un omicidio avvenuto da poco.
Nel mentre la ex moglie di Hoke decide di spedire le figlie all’ex marito, risolvendo anche la situazione del mantenimento.
Una lettura decisamente gradevole che descrive la caotica vita quotidiana di un esperto detective e che racconta casi conditi dalla routine sgradevole di una città che attira sguardi con una facciata effimera, ma che alla fine mostra il suo vero volto attraverso la delinquenza causata dagli immigrati ispanici.
Tempi d’oro per i morti perché dopo tanto tempo si cercheranno i colpevoli…



Charles Willeford


nasce in Arkansas nel 1919 e muore a Miami nel 1988. A otto anni, rimasto orfano, si trasferisce a Los Angeles dalla nonna. Trascorre l’adolescenza vagabondando per l’America sui treni merci e a sedici anni finisce per arruolarsi nell’esercito. Durante la Seconda guerra mondiale si distingue come comandante nella 10ª Divisione corazzata e ottiene numerose decorazioni. Ha fatto l’allenatore professionale di cavalli, il pugile, l’annunciatore alla radio e il pittore. Autore di venti romanzi, è conosciuto soprattutto per la sua tetralogia di Miami che vede come protagonista il detective Hoke Moseley: Miami Blues (Feltrinelli, 2017), Tempi d’oro per i morti (Feltrinelli, 2018), Tiro mancino (Marcos y Marcos 2005), Come si muore oggi (Marcos y Marcos 2006). Dalle sue opere sono stati tratti numerosi film e sono inoltre servite da ispirazione a Quentin Tarantino per Pulp Fiction.


A cura di Marianna Di Felice




Recensione scritta per www.thrillernord.it


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