martedì 6 settembre 2016

I Re Maledetti - Il Re di Ferro: recensione



Autore: Maurice Druon
Titolo: I Re Maledetti – Il Re di Ferro
Editore: Oscar Mondadori
Prezzo: euro 10


Con la sua introduzione George R. R. Martin (il Martin de “Il trono di spade”) scrive che questo è il vero trono di spade ed ha ragione.
Questa è la storia, la storia di Francia e dei suoi re Capetingi.
L'anno è il 1314, anno nefasto per i Cavalieri del Tempio, più comunemente chiamati Templari, perché vengono catturati, torturati, spogliati dei loro beni e alcuni di loro, tra i quali anche l'ultimo Gran Maestro Jacques de Molay, bruciati sul rogo.
“Papa Clemente!...Cavalier Guillaume!...Re Filippo!...Entro un anno vi cito a comparire dinanzi al tribunale di Dio per ricevervi il castigo che meritate! Maledetti! Maledetti! Maledetti tutti fino alla tredicesima generazione!”.
La morte del Gran Maestro fu spettacolare e intimorì molte genti tranne Filippo il Bello, il re imperturbabile che non sbatteva mai le palpebre e che ti fissava con quegli occhi di ghiaccio.
Il suo regno non fu rose e fiori (ma quale regno lo è?), sempre alla ricerca di denaro per finanziare battaglie e guerre e per questo motivo il re era disposto ad organizzare torture, grazie a Nogaret (temibile torturatore che faceva confessare anche un innocente) e morti per procurarsi il denaro necessario.
Anche la prole di Filippo non aveva pace con una figlia, Isabella, regina d'Inghilterra, ma infelice che riuscì a smascherare con l'aiuto di Roberto d'Artois suo cugino, le cognate infedeli.
Ma questi erano problemi ordinari in quei tempi e a dimostrarlo era anche la chiesa che non reputava decisivo l'adulterio come causa di scioglimento del matrimonio.
Questi problemi ordinari non sconvolgevano Filippo che aveva metodi risolutivi per ovviare a questi ostacoli.
Ma davvero la maledizione non aveva effetti sul suo stato d'animo?


Molti pensano sia un romanzo fantasy per gli intrighi, le invidie, le gelosie, le bramosie e le passioni, ma è ciò che poi accadeva veramente.
La scrittura decisamente scorrevole facilita la lettura della storia.
Purtroppo sono solo tre i libri tradotti in italiano (su sette) dell'intera saga...e non capisco perché la Mondadori abbia tradotto solo i primi tre.




Sinossi:

Freddo, silenzioso e avvenente, Filippo IV detto “il Bello” siede sul trono di Francia e governa il suo regno con mano ferma. Ciò che non riesce a dominare sono le insane passioni che covano nella sua famiglia e che lo avvolgono in una rete di intrighi e delitti. Soprattutto nulla può contro il terrore che si diffonde a corte e in tutto il regno quando Giacomo di Molay, l'ultimo maestro dell'Ordine del Tempio, scaglia dal rogo la sua maledizione. Parole di fuoco, presagio di rovina per l'intera dinastia dei Capetingi...


L'autore:

Maurice Druon (Parigi, 23 aprile 1918 – Parigi, 14 aprile 2009) è stato uno scrittore francese, membro dell'Académie française, nella quale ha occupato per quindicesimo il seggio numero 30.
Nel 1948 vinse il Prix Gongourt con il romanzo Les grandes familles. Fu eletto all'Académie française l'8 dicembre 1966, subentrando a Georges Duhamel. La sua notorietà è dovuta principalmente alla serie di sette romanzi storici pubblicata negli anni cinquanta del XX secolo con il titolo Les Rois Maudits (I Re Maledetti).
Dal 1973 al 1974 fu ministro della Cultura nel secondo governo di Pierre Messmer. Dal 1978 al 1981 fu deputato di Parigi nelle liste di Rassemblement pour la République
Morì all'età di 90 anni il 14 aprile 2009 a Parigi.


(Biografia presa da Wikipedia)

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