venerdì 20 marzo 2015

Il Corpo Umano di Paolo Giordano: Recensione




Il titolo magari si può interpretare come una storia legata a qualche lezione applicata di anatomia medica, ma la copertina smentisce tutto ciò e riconduce ad una relazione tra un ragazzo e una ragazza che potrebbe ricondurre all'anatomia, ma nella camera da letto.
No, niente di tutto questo.
Sbagliato, di nuovo.
Forse quando scende la notte e arriva il silenzio, i soldati ascoltano il proprio corpo, ma più che altro ascoltano i propri pensieri. Non riesco a collegare il corpo umano però, penso di più al cervello è lui che crea pensieri, ricordi e immagina possibili scenari.
Il libro parla di un gruppo di soldati, militari che devono partire in missione in Afghanistan, più precisamente nel distretto del Gulistan.
Si sa che i militari italiani partecipano a queste missioni (chi controvoglia, chi pensando al guadagno, chi invece si impegna perché ci crede) che non sono sempre e solo missioni di pace. Semmai servono per mantenere il controllo, quel precario equilibrio che si è raggiunto o, magari, per difendere dei villaggi.
Questi militari devono adeguarsi alle condizioni di vita da campeggio estremo. Tutti sotto una tenda, compresa Zampieri, l'unica donna del gruppo, senza lauti pasti, anzi con scorte quasi finite.
In questi casi possono essere commessi errori stupidi che hanno conseguenze disastrose, come casi di dissenteria dell'intera unità (ufficiali e soldati semplici).
Nella fob (forward operating base = base operativa avanzata) si respira aria non molto pura! Immaginate pochissimi bagni chimici per tanti militari.
Tutto questo perché gli stessi avevano mangiato una mucca afghana, visto che i rifornimenti non arrivavano.
Poco tempo dopo arriva un comando dall'alto che ordina uno spostamento di mezzi e uomini nel territorio più impervio, più ad alto rischio rispetto agli altri territori dove sono impiegati i militari italiani.
Certa gente che siede su una comoda sedia imbottita evidentemente non sa come funziona in certe zone oppure lo sa e non gliene frega nulla della vita delle persone.
I militari occupati nell'operazione si muovono con i mezzi Lince e un'ambulanza, attraversando vari villaggi dove possono essere posizionate ovunque bombe che fanno saltare in aria interi convogli!
Non dico cosa succede per non svelare tutto il lavoro di Paolo Giordano.
Mi è piaciuto leggere Il corpo umano? Si.
Mi sono immedesimata nell'angoscia, nell'ansia del tenente medico Egitto, che, a par mio, è il personaggio meglio raccontato.
Però voglio sottolineare che l'autore, l'editore e il grafico non si son messi d'accordo!
Si parla dell'unità e i riflettori puntano su alcuni personaggi che emergono rispetto agli altri. Ma si devono prendere alcuni esempi differenti e non si può parlare di tutti, altrimenti il libro si trasformerebbe in trattato!
Nel libro si descrive ciò che succede ai militari in missione.


Trama:

È un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René. L'ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent'anni e si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita. Al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l'area del conflitto: la forward operating base (fob) Ice, nel distretto del Gulistan, "un recinto di sabbia esposto alle avversità", dove non c'è niente, soltanto polvere, dove la luce del giorno è così forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere le luci per non attirare i colpi di mortaio. Ad attenderli laggiù, c'è il tenente medico Alessandro Egitto. È rimasto in Afghanistan, all'interno di quella precaria "bolla di sicurezza", di sua volontà, per sfuggire a una situazione privata che considera più pericolosa della guerra combattuta con le armi da fuoco. Sfiniti dal caldo, dalla noia e dal timore per una minaccia che appare ogni giorno più irreale, i soldati ricostruiscono dentro la fob la vita che conoscono, approfondiscono le amicizie e i contrasti. In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, Giordano delinea con precisione i contorni delle "nuove guerre". E, nel farlo, ci svela l'esistenza di altri conflitti, ancora più sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi.



Titolo: Il Corpo Umano
Autore: Paolo Giordano
Editore: Mondadori
Prezzo: 19,00
  

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