martedì 16 settembre 2014

Cercasi urgentemente veri librai!

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The fantastic flying books of Mr. Morris Lessmore, tradotto in I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore.
Un cortometraggio che vinse l’Oscar nel 2012, emozionante, originale, creativo.
Un tornado spazza via tutto, rovescia case, sposta tutte le cose e fa perdere le parole ai libri, gettando nella disperazione chi li ama. Da quel mondo grigio, Mr. Morris Lessmore, camminando, si ritrova in un mondo fantastico di libri volanti. Libri che bisbigliano nella loro casa, la biblioteca, che lo osservano, che lo studiano.
Ballando con loro prende confidenza e diventa il loro nuovo curatore.
Pensare che questo corto ha vinto l’Oscar in un mondo dove molti ragazzi e adulti, non si curano neanche di parlar secondo le regole grammaticali della propria lingua, sembra un po’ strano.
Grama vita per i libri ultimamente, dimenticati già da un po’ di tempo, troppa polvere prendono su degli scaffali delle librerie.
Anche se…libri abominevoli, dal sapore grammaticalmente scorretto (per uso di parole assurde e periodi sbagliati), ma fortemente dolciastri sembrano vadano via dagli scaffali come il pane (ma questi “lettori” li spalmano sul pane e li mangiano?).
Arricchiranno i dentisti con tutta quella carie che si formerà, oppure, prima o poi, verrà loro una colite!
Grama vita per i veri librai, persone (poche ma buone) che consigliano ancora della sana letteratura.
Sono rari, quasi introvabili nella vastità del territorio italiano, dovrebbero fondare un club per segnalare la loro presenza ai veri lettori.
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Sto parlando di persone come Mr. Morris Lessmore, non troppo moderno,ma che non disdegna le novità (entro i limiti), che cura i libri, che ama i libri perché sono la sua vita.
Un Mr. Morris Lessmore che non tollererebbe libri commerciali, sfornati solo per far guadagnare la casa editrice ed eventualmente l’autore, senza curare la forma grammaticale e la sostanza.
Ultimamente sto leggendo molti libri che fanno parte del genere Fantasy, il genere quasi dimenticato.
Anche questo genere fa parte della letteratura e dev’essere pieno di originalità e fantasia (difficile in quest’ultimo periodo pieno di storie scontate). 
Naturalmente anche in questo settore ci sono i finti autori che, giusto per il gusto di sentirsi chiamare scrittore, pubblicano dei “fantasy” privi di creatività e pieni di scopiazzamenti o per meglio dire, plagi.
Alcuni, i peggiori, inventano anche nuovi generi. Ad esempio ci son dei romanzi storici che sconfinano nel genere fantasy o dei thriller ai quali mancano dei draghi per rientrare nel genere di cui stiamo parlando.
Il migliore thriller dell’anno, a detta del The Times (cos’ha bevuto prima di rilasciare questa frase il giornalista?) è “La teoria dell’eternità” di Adrian Dawson.  Un thriller… wow, io ancora non capisco qual è il suo genere e credo impiegherò un’eternità a finirlo grazie alle varie digressioni temporali usate dall’autore per sconvolgere il racconto, per mantenere in suspense il lettore e per essere un po’ più originale!
Ma devo anche ringraziare il correttore di bozze inesistente della casa editrice.

Ce la farò a finirlo? Si accettano scommesse!
Un vero libraio non avrebbe mai consigliato questo libro.
Semmai, vista la situazione, consiglierebbe un ritorno ai classici, messi nel dimenticatoio.
Sui social circolava fino a poco tempo fa un elenco con 100 titoli classici e in base a quelli letti c’era una percentuale che indicava se dovevi andare avanti nella lettura di questi libri perché a secco di classici che sono la base della letteratura, oppure no. Comunque questo elenco era un ottimo suggerimento di titoli.
Ora, molti hanno messo molte spunte accanto a titoli come Cime tempestose, Il ritratto di Dorian Gray, Il signore degli anelli, 1984, La fattoria degli animali, Ulisse, tanto da aumentare la percentuale di cultura dei classici, poi la maggior parte di essi non sa distinguere un Elfo da un Hobbit, confonde Cime tempestose per un racconto di Hitchcock, scambia una frase di Orwell per una di quelle di Fidel Castro e si chiedono dove son finiti i Proci nel racconto di Joyce!
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Cosa son capaci di fare certe persone per risultare acculturate! Ma le loro pecche si scoprono.
Sempre sui social, ultimamente, circola un elenco di dieci libri che son diventati importanti, dei quali non si può fare a meno, che son rimasti impressi.
Molte persone sembrano fare a gara per scrivere libri con spessore. Nel caso in cui la tua giornata parte male, si può sempre allietare così, leggendo alcuni elenchi e ricordando chi sono le persone che hanno postato quei titoli.
In un certo senso si fa muovere la cultura, io ad esempio, leggo, anche se non sono direttamente citata in certi messaggi pubblici, la lista di certe amiche che son vere lettrici e segno in un taccuino i titoli dei libri che ancora non ho con me.
Un ottimo spunto, in questi casi, per suggerire libri validi.
Non so come potrebbero rispondere certe persone che criticano qualsiasi libro esistente. Sarei curiosa di vedere una loro lista.
Sono in grado di criticare anche Leopardi, Dante o Montale. Forse il loro elenco sarebbe composto da un unico titolo ripetuto dieci volte che corrisponde al primo libro che hanno scritto. Perché molti di questi soggetti che si ergono a critici prettamente negativi, son anche “scrittori”.

Criticare va bene, ma si deve ricordare che è sempre soggettivo, a me non piace, ma ad altri può piacere. Questo non vale di fronte a pseudo autori che non sanno nemmeno loro come son diventati “scrittori” offendendo la letteratura e altri scrittori.
Tra convinti e non, io spero di poter incontrare prima o poi un libraio degno di portare questo epiteto, magari un “libraio ribelle” come Ivan e una libraia esigente come Francesca,i protagonisti del libro, La libreria del buon romanzo.
Loro amano la letteratura e i libri veri, scartano tutti quelli 
commerciali e per questo attirano odio nei loro confronti e nei confronti della loro libreria.
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Case editrici famose e librerie di catena contro di loro tranne i veri lettori appassionati di letteratura autentica.
Sarebbe bello incontrare Ivan e Francesca, nel frattempo riguardo il cortometraggio animato, The fantastic flying books of Mr. Morris Lessmore diretto da William Joyce (che l’ha anche scritto) e Brandon Oldenburg.
Non abbiate paura, gli amanti della lettura vi aspettano a braccia aperte.


Articolo scritto per iltempolastoria.it

http://www.iltempolastoria.it/rubriche/libri-in-viaggio/cercasi-urgentemente-veri-librai/

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