lunedì 28 aprile 2014

L’inchiostro mostra agli occhi ciò che la fantasia suggerisce: l’Intervista a Cecilia Randall

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“I sei giocatori si diedero immediatamente da fare. Il tempo nella finzione del gioco scorreva diversamente, a ritmo irregolare e con salti di ore intere, per riassumere in poco tempo ciò che nella realtà poteva durare giornate, e così nel giro di mezz’ora erano già stati individuati alcuni indizi interessanti per la soluzione dell’avventura”.
Tratto da Hyperversum
Entrare in un gioco di ruolo, andare avanti nelle regole di quel mondo e cercare di uscire dallo stesso…
Il fantasy è coraggio, è azzardo, il fantasy è rischio, il fantasy è vita!
Cecilia Randall, grafico e web designer, scrittrice di libri fantasy. Hyperversum è stato il suo libro d’esordio. Una scrittrice cresciuta a “pane, libri e fumetti”, come scrive sul suo sito ufficiale, che cerca subito una libreria non appena arriva in una città nuova.
L’ho intervistata per sapere qualcosa di più di questo mondo fantasy, un mondo quasi bandito dal resto dei generi letterari, che nasconde una ricchezza unica: la fantasia!
La fantasia edifica solidi castelli nei quali muovere dei personaggi che realizzeranno la realtà dei sogni!
Può descrivermi il Fantasy, il vero Fantasy per distinguerlo dalle nuove denominazioni, come l’Urban Fantasy (storie che abusano del mondo Fantasy e lo cambiano)?
«Innanzitutto l’urban fantasy è vero fantasy, perché non esiste un mondo fantasy, ne esistono milioni. Chi limita il fantasy solo alle storie di “maghi+mostri+guerrieri” restringe la visione a una parte di questo genere letterario, escludendo le sue altre importantissime anime che hanno tutte pari importanza e dignità.
Con fantasy intendiamo un genere dominato dal mito, dal soprannaturale e dal surreale non spiegato in modo scientifico, quindi è un genere vastissimo con tantissimi sottogeneri che ne esplorano le diverse sfumature. Non basterebbe una voce di enciclopedia per definirli tutti nei minimi dettagli. Per sommi capi, diciamo che l’urban fantasy è appunto un sottogenere del fantasy, la cui caratteristica più riconoscibile è l’ambientazione urbana, generalmente contemporanea. Ciò che chiamiamo high fantasy è un altro sottogenere, di cui il maestro indiscusso è Tolkien. Il fantasy storico, in cui vengono inclusi i miei libri, mescola gli elementi fantastici alla nostra Storia reale. Ce n’è una miriade, di sottogeneri, e per fortuna dico io, perché così il fantasy è variegato e ancora più affascinante da esplorare. E poi ci sono le contaminazioni tra un sottogenere e l’altro, altrettanto fertili di idee nuove. Io sono allergica alle etichette troppo limitanti, quindi ben venga tutto ciò che allarga gli orizzonti».
Cosa prova quando scrive? Riesce ad isolarsi dalla realtà ed addentrarsi nel mondo fantastico che descrive?
«Mi permetto di citare Terry Brooks, che mi ha folgorata all’inizio del suo libro autobiografico “A volte la magia funziona”. Brooks sostiene che “gli scrittori non ci sono con la testa”, perché una parte di loro è sempre altrove, nel mondo di cui scrivono in quel momento; gli scrittori vivono in due mondi: il mondo reale e quello immaginario dei loro romanzi.
Mi sono riconosciuta nella descrizione prima ancora di pensare che un giorno avrei potuto anch’io pubblicare un libro. Ho sempre avvertito la necessità di scrivere fin da piccola e, scrivendo, ho sempre provato lo stesso “tuffo nell’altrove”. Mi immergo completamente nel mondo dei miei personaggi, che sia storico al cento percento come in “Hyperversum” o “Gens Arcana” oppure distopico come in “Millennio di fuoco”.
È un’esperienza totale. lo era prima, quando scrivere era una passione personale, e lo è adesso che è diventato un lavoro.»
“…gli Arcani esercitavano la loro invisibile sorveglianza sui luoghi segreti della famiglia. La loro limitata fantasia non arrivava più in là dell’ipotesi di uomini armati , dislocati nei dintorni, a tenere fisicamente sotto controllo gli edifici.”
Tratto da Gens Arcana
Secondo lei, quanto è sottovalutato il Fantasy?
«Purtroppo mi sembra che in Italia sia ancora piuttosto sottovalutato, nonostante abbia dei predecessori illustri, che sono anche grandi esponenti della nostra cultura. Faccio una domanda provocatoria: come verrebbe etichettato oggi ad esempio “L’Orlando furioso” di Ludovico Ariosto, se fosse l’opera di un esordiente? Io scommetto che sarebbe esposto sullo scaffale del fantasy…
Comunque sia, mi pare anche che le cose stiano cambiando. Io sono fiduciosa per il futuro del genere, in tutte le sue sfaccettature.»
Quanto è sottovalutata la cultura, e di riflesso, la lettura?
«Mi rifiuto di pensare che la cultura sia sottovalutata proprio in Italia, che è stata la culla della cultura per molti secoli. Esiste di sicuro un problema di risorse, ma questo è un discorso diverso e nonostante tutto io voglio continuare a credere che riusciremo a invertire gli ultimi trend e ridare alla cultura gli investimenti di cui ha bisogno.
Riguardo la crisi della lettura devo rassegnarmi ai dati delle statistiche, anche se nella mia esperienza personale ho sempre incontrato tantissimi lettori convinti di tutte le età. Non credo però al tramonto dei libri prospettato da qualcuno. Ci sarà di sicuro un’evoluzione nel modo di leggere e la grande sfida è proprio capire verso quale forma di racconto scritto stiamo andando, ma avremo sempre bisogno di raccontarci storie. È nella nostra natura.»
Trilogia
Il suo lavoro, Hyperversum, è stato preso come modello per una tesi di laurea. Dev’essere davvero orgogliosa di questo risultato!
«Orgogliosissima! Quando ho ricevuto il testo della tesi ho fatto le ore piccole per leggerlo tutto e devo ringraziare la neo dottoressa Elga Casciano per aver scelto un mio libro per concludere il suo percorso di studi. Nel leggere la sua analisi del mio testo ero emozionata e incuriosita. È bellissimo vedere che i temi a cui tenevi di più nel testo sono balzati fuori proprio come volevi ed è altrettanto affascinante vedere come un tuo libro venga interpretato in modo differente da ogni lettore, che lo sente “risuonare” secondo la sua personalissima sensibilità. Adesso la tesi di Elga è in bella mostra nella mia libreria. È stato un grandissimo regalo.»
Cosa ne pensa dei giochi di ruolo?
«Sono una mia grande passione e personalmente li consiglierei a tutti, soprattutto quelli “tradizionali”, il che per me vuol dire riunire un gruppo di amici intorno a un tavolo con dadi, matite, schede dei personaggi e fantasia a briglia sciolta. Credo che siano anche un’ottima palestra per chi vuole raccontare storie. Quando fai il master e devi gestire un gruppo di giocatori imprevedibili, impari a studiare il tuo scenario da tutte le possibili angolazioni e a ipotizzare mosse e contromosse di ogni partecipante, anche quelle che ti sembrano più improbabili. Gestire una trama e al suo interno un gruppo di personaggi presenta esattamente le stesse difficoltà, anzi a volte i personaggi di carta sono ancora più imprevedibili dei giocatori in carne e ossa.»
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Hyperversum, Gens Arcana e Millennio di Fuoco. Può parlarmi di queste tre opere?
«“Hyperversum” è stata la mia opera di esordio, a cui hanno fatto seguito “Il Falco e il Leone” e “Il Cavaliere del Tempo”, che tutti insieme formano una trilogia conclusa. Parlavamo poco prima di giochi di ruolo e Ian e Daniel, i protagonisti della trilogia, sono appunto alcuni giocatori di ruolo dei nostri giorni che si ritrovano inghiottiti dal videogioco Hyperversum e catapultati nella Fiandra del XIII secolo, tra guerre, tradimenti e intrighi di feudatari. Dovranno lottare con tutte le loro forze per sopravvivere, perché nella nuova partita il game over significa la morte.
“Gens Arcana” è un libro autoconclusivo, ambientato nella Firenze rinascimentale di Lorenzo de’ Medici. Gli Arcani sono uomini e donne di famiglie accuratamente protette dai governanti e dalla Chiesa e dotati del potere di governare gli elementi come acqua, aria, fuoco, terra ed etere, quindi in grado di contrastare eventuali squilibri nelle forze naturali o interventi pericolosi delle creature elementali. Il giovane Valiano, il protagonista, sarebbe il capo della famiglia di Arcani più potente d’Italia, ma ha rinunciato al suo ruolo per vivere libero da vincoli come semplice apprendista liutaio. Una congiura, un rapimento e una spietata caccia all’uomo scatenata contro di lui col benestare dell’Inquisizione lo costringeranno a ritrovare le sue origini e quei poteri che si è sempre rifiutato di imparare a usare.
“Millennio di fuoco – Seija” è il primo volume di un dittico ambientato in un 1999 d.C. distopico in cui l’Europa è congelata in un eterno Medioevo e straziata da una guerra millenaria contro i demoni vaivar, che nel 999 d.C. hanno sferrato il loro primo attacco all’umanità. La protagonista Seija è una guerriera pagana che combatte negli eserciti cristiani per difendere il suo piccolo clan nomade dalla minaccia dei vaivar. Il suo destino e quello di molti altri verrà stravolto quando sul campo di battaglia lei affronterà Raivo, il Traditore, l’unico umano ad aver volontariamente venduto anima e corpo ai demoni per diventare il più crudele persecutore di quella che una volta era la sua specie.
Avrei tantissime altre cose da raccontarvi su ciascun libro, ma non voglio abusare dell’ospitalità qui e quindi vi rimando al mio sito www.ceciliarandall.it dove troverete molti più dettagli.»
Per me può “abusare” quanto vuole perché mentre la scrittrice parla dei suoi libri, inizio a sognare come se già sfogliassi quelle pagine!
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Quali suoi lavori ci aspettano, quest’anno, in libreria?
«In autunno uscirà il secondo e ultimo volume del dittico “Millennio di fuoco”, intitolato “Raivo”. È La conclusione della storia iniziata l’anno scorso con “Seija” e io sono già in fibrillazione, in attesa di vedere il volume sugli scaffali. Intanto, sto lavorando per il 2015».
“Anno del Signore 1999. Undicesimo giorno del mese di agosto. Baviera, lago Staffelsee.
Il sole si fece nero. Un anello di fiamme bianche dal cuore buio.
Poi la torre est della rocca di Staffeldorf si spaccò in due. La galleria scavata dai minatori nemici sotto le sue fondamenta ne inghiottì la base e fece vacillare una porzione delle mura. Il rombo del crollo anticipò di un respiro il ruggito di guerra dei demoni. Irruppero attraverso la breccia aperta nella cinta muraria e non poterono più essere fermati”.
Tratto da Millennio di Fuoco – Seija.
Può darmi le definizioni di Tempo, Storia e Creatività?
«Il tempo è ciò che mi manca in modo cronico ogni giorno!
Scherzi a parte, il Tempo è la base della Storia ed entrambi sono la base della Creatività. Non si può essere creativi senza avere un passato che ci ha formato e ispirato».


Intervista fatta per iltempolastoria.it


http://www.iltempolastoria.it/interviste/linchiostro-mostra-agli-occhi-cio-che-la-fantasia-suggerisce-lintervista-a-cecilia-randall/

domenica 27 aprile 2014

Nuovo libro edito dalla Gorilla Sapiens!!!






Da "Gli automatici" di Davide Predosin.


Ho scoperto di avere dei piccoli automatici lungo la cassa toracica fino all’ombelico. Stavano nascosti in mezzo ai peli. In realtà avevo sempre pensato fossero dei nei, o al massimo delle piccole cisti.
Ma una sera, grattandomi a petto nudo davanti allo specchio, per caso mi sono soffermato sul primo tra le clavicole, e mentre lo manipolavo distratto tra pollice e indice ho sentito come una specie di clic doloroso; come se mi fossi sbottonato.

Consigli...


Bizzarrie della provvidenza

Erri De Luca

Ed. Einaudi  8,00 euro

"Così è la bizzarria della provvidenza, la deviazione urgente di un singolo diventa apripista del percorso di tutti gli altri"



                                                   



Paul Hoffman 

Il battito delle sue ali 

Ed. Nord  16,60 euro

Ultimo libro della trilogia, dopo La mano sinistra di Dio e Le quattro cose ultime

"La sua storia, in breve. La sua vita di privazioni e addestramento militare presso il Santuario è giunta ad una fine drammatica quando, una notte, Cale ha accidentalmente assistito a una scena in cui un Redentore di alto rango stava sezionando due ragazze vive, una sorta di sacro esperimento mirato a trovare il modo d'inibire il potere che le femmine esercitano sull'umanità."





Nikola Tesla 

Le mie invenzioni

Autobiografia di un genio 

Ed. Piano B  12,00 euro

My inventions fu pubblicato nel 1919 in sei puntate nella rivista "Electrical Experimenter", quando Tesla aveva sessantatré anni.

"Il progressivo sviluppo dell'uomo dipende dalle sue invenzioni. Esse sono il prodotto più importante della sua creatività. Il fine ultimo delle invenzioni è il dominio completo della mente sul mondo materiale, la sottomissione delle forze della natura a favore delle necessità umane."





Martin e Florian Riegler, Silvia Fabbi
             
Fratelli di cordata                                                          

Ed. Infinito  12,00 euro

"Arrampicare è ciò che fa la differenza tra la semplice esistenza e la vita vera. E' esattamente il plus che rende la vita degna d'essere vissuta" (Martin Riegler)


             
                                                     



mercoledì 23 aprile 2014

Il Maggio dei Libri!

Parte anche la campagna "Il maggio dei libri" 2014!
La campagna è promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione con l'Associazione Italiana Editori e con il patrocinio della Commissione Nazionale per l'UNESCO.





Quest'anno le frasi pubblicitarie (=slogan per chi ama usare parole acquisite dalla lingua inglese) che esprimono in modo efficace il pensiero sono : "Un libro ti accende", "Cresci con noi" e "Leggere non è mai un pacco".
Nel sito qui sotto, si possono tenere d'occhio gli eventi che si aggiungono mano a mano!
http://www.ilmaggiodeilibri.it/Home.html

Torna anche "La Valigia dei Libri" con il tema "Blog, social e Web un nuovo modo di raccontare".
Con il precipuo interesse di far spostare i riflettori sulle biblioteche scolastiche e di coinvolgere i ragazzi perché i libri sono fondamentali per la loro crescita!
Altro incontro con "Amo chi legge...e gli regalo un libro" per sostenere le biblioteche pubbliche che stanno attraversando un periodo decisamente critico!
Ci saranno anche molte altre novità, non ci rimane che partecipare!

23 APRILE: GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL DIRITTO D'AUTORE!!!

Leggere è il modo migliore per allenare il cervello, per migliorare le conoscenze, per imparare, per sognare, per viaggiare con la fantasia!

La lecture est le meilleur moyen de former le cerveau pour améliorer les connaissances, pour apprendre, pour rêver, pour voyager avec l'imagination!


La lectura es la mejor manera de entrenar el cerebro para mejorar el conocimiento, aprender, soñar, viajar con la imaginación!


Reading is the best way to train the brain, to improve knowledge, to learn, to dream, to travel with the imagination!


Il 23 aprile del 1616 sono morti dei grandi della letteratura che hanno segnato la storia della stessa: Miguel Cervantes, William Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega. 
D'altro canto il 23 aprile sono nati Vladimir Nabokov, Manuel Mejìa Vallejo e il premio Nobel islandese Halldòr Laxness.
La ricorrenza nacque in Catalogna, grazie al Re Alfonso XIII che il 6 febbraio 1926 istituì con decreto reale La Giornata Mondiale del libro spagnolo. In seguito questa celebrazione fu spostata al 23 aprile perché è il giorno in cui si festeggia San Giorgio, il patrono di Barcellona e della Catalogna.
Si festeggiava nel medioevo ed ogni uomo doveva regalare una rosa alla propria donna.
Le Ramblas di Barcellona, il 23 aprile si riempiono di banchi di libri e di rose, le quali vengono donate per ogni libro venduto.








martedì 22 aprile 2014

Emergendo dai fuochi di battaglie tra regni di fantasiose creature: il Fantasy di Licia Troisi.

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Una bambina
[…] è il più piccolo e sperduto paese del Mondo Emerso. Posto a ovest, è chiuso da un lato dal Saar, il Grande Fiume, e dall’altro è minacciato dalla Grande Terra. Non vi è punto da cui non si veda l’altissima torre della Rocca, dimora del Tiranno. Essa incombe come un’oscura minaccia sulla vita di tutti gli abitanti della zona. Ricorda a ciascuno che non v’è luogo dove il Tiranno non possa giungere. Il regno tuttavia è ancora parzialmente libero.
Relazione annuale del Consiglio dei Maghi, frammento.
Così inizia il primo libro delle Cronache del Mondo Emerso. Nihal della terra del vento, opera della scrittrice fantasy Licia Troisi che ho intervistato per entrare, per curiosare e per capire di più questo mondo, che sembra relegato in un angolo dagli altri generi letterari. Un genere ricco di creatività.
Cosa ne pensi del Paranormal Romance e all’Urban Fantasy (nuove denominazioni per generi misti già esistenti)?
«Non sono mai stata granché brava con le definizioni e i generi; semplicemente, sono problemi che non mi sono mai posta, e che credo riguardino di più editori e librai. Per altro, sono abituata a giudicare i libri per la loro qualità e la loro capacità di appassionarmi, più che per il genere di appartenenza. Insomma, non ho un giudizio specifico sul genere in toto; nel complesso, posso dire che l’ambientazione Urban Fantasy mi intriga parecchio, in parte l’ho anche frequentata. Il paranormal mi interessa finché la componente romantica non è troppo evidente, per una semplice questione di gusti personali».
Sono assolutamente d’accordo. Effettivamente un paranormal romance non può diventare un Harmony!!!
Una fisica con specializzazione in astrofisica che scrive Fantasy. Forse il fatto di viaggiare con la fantasia ti ha portato a studiare l’universo? E com’è nata la passione per la scrittura?
«Ho sempre percepito la scrittura e la fisica come due mie passioni che scorrono per lo più parallele e a volte hanno dei punti di contatto, ma che di certo non sono in contrapposizione. Non posso neppure dire che l’una sia la conseguenza dell’altra. Semplicemente, sono una persona appassionata, con moltissimi interessi. La scrittura ho iniziato a frequentarla non appena ho imparato a leggere, è stata per me una naturale conseguenza dell’ascoltare storie, come se sentirle e raccontarle facessero un po’ parte dello stesso processo».
“Non si poteva dire che rispondesse ai canoni tipici della bellezza, ma tutta la sua figura emanava fascino. Sotto le lunghe ciglia i suoi occhi viola avevano uno sguardo fiero. Era sottile come un giunco, ma aveva anche curve sinuose. Il modo in cui si muoveva in combattimento incantava chi la guardava. E poi, eccezion fatta per il suo maestro, che era l’unico con cui parlasse, era fredda come il ghiaccio“.
(Descrizione di Nihal)
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Oggi come oggi l’editoria è messa in serio pericolo dalla poca voglia di leggere. La cultura in Italia versa nel degrado. Tu cosa ne pensi?
«Che non si fa abbastanza per sostenere la cultura. Del resto, ormai è passata l’idea che l’ignoranza sia portatrice di un qualche valore, e che per certi versi possa superare anche la conoscenza. Al contempo, si è affermata l’idea che l’intellettuale sia uno che non è a contatto con la pancia della gente, che non capisce e che è un privilegiato. In un contesto del genere è ovvio che non si legga più, non si vada più a teatro, non si apprezzi più la bellezza. Secondo me occorrerebbe mettere di nuovo al centro il divertimento: spiegare ai ragazzi, ad esempio, che leggere è prima di tutto un piacere, che è una cosa bella e persino divertente. Ho invece l’impressione che anche gli intellettuali si chiudano molto nella loro torre d’avorio, insistendo su quest’idea che la cultura è roba per pochi eletti, e che se le masse l’apprezzano, allora non è cultura. La trovo una tecnica suicida e che ha avuto esiti nefasti sulla società».
Le Cronache del mondo emerso hanno avuto un gran bel successo. Secondo te, i lettori vogliono uscire fuori dalla vita reale e vivere queste avventure?
«Non lo so. Qualcuno di sicuro si. Del resto, si legge per tantissime ragioni diverse. Ci sono però anche quelli che coi miei libri hanno imparato il piacere della lettura, o che ne hanno tratto qualche riflessione che è stata utile anche nella loro vita di tutti i giorni. Leggere fantasy non significa necessariamente aver voglia di evadere».
“La paura è un’amica pericolosa: devi imparare a controllarla, ad ascoltare quello che ti dice. Se ci riesci ti aiuterà a fare bene il tuo dovere. Se lasci che sia lei a dominarti, ti porterà alla fossa”.
Quanto c’è di reale nelle avventure che scrivi? Ed il reale ti fa essere sempre originale?
«Molto. Sono convinta che tutti i libri finiscano per essere autobiografici, nel senso che parlano necessariamente della visione del mondo che ha chi li ha scritti. Nei miei a volte sono finiti anche episodi che mi sono realmente accaduti, oltre ovviamente a riflessioni di vario genere che ho fatto nella mia vita. Circa l’originalità, anche qui, non saprei, dovrebbero rispondere i miei lettori: ho sempre cercato l’originalità del punto di vista, la capacità di parlare di cose vecchie con parole nuove, e da nuovi punti di vista. Se ci sia riuscita o meno, però, non sono in grado di dirlo».
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Secondo te, danno la giusta importanza al genere Fantasy?
«No. Viene considerato un genere minore, roba per bambini e di scarsa qualità. Secondo me non si può generalizzare, al solito. Ogni opera andrebbe giudicata per sé, e non per il genere di appartenenza. Io, peraltro, non sputerei su un genere che oggi per i giovani rappresenta la porta d’accesso al mondo della lettura».
L’ultimo libro pubblicato è Il Sacrificio che fa parte della saga de I regni di Nashira. Visto che è una tetralogia manca l’ultimo libro e poi? Ci allieterai con una nuova saga?
«Non lo so, è un po’ presto per dirlo. Di sicuro ci dovrebbero essere gli altri libri della serie Pandora, in uscita a maggio, e, prima, un libro che ho da poco finito di scrivere in prima stesura. Dopo, francamente, ancora non so».
Puoi darmi le definizioni di Tempo, Storia e Creatività?
«Il Tempo è vita. Viviamo in una dimensione temporale, alimenta la nostra vita e allo stesso tempo ci avvicina alla morte.
La Storia la prendo nel senso di narrazione, che è la cosa a me più vicina: una Storia è un modo per decodificare la vita, apprenderla, e al tempo stesso lasciare traccia di noi. Raccontare una storia è uno dei gesti più antichi e seminali. Per quel che riguarda la Creatività, è ciò che ci avvicina a Dio. Proprio ieri pensavo che quando nella Bibbia si dice che l’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, forse ci si riferisce proprio a questo: l’uomo ha la capacità di creare, unico tra tutti gli animali. Al contempo, la Creatività è mistero: viene quando vuole, c’è chi ce l’ha particolarmente sviluppata e chi no, si può stimolare ma non forzare, e, soprattutto, non si sa quale ne sia la fonte».
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Le Cronache del Mondo Emerso (trilogia), Le Guerre del Mondo Emerso (trilogia), Le Leggende del Mondo Emerso (trilogia), Le Creature del Mondo Emerso (un libro); La ragazza drago (saga); Nashira: I regni di Nashira (due libri); I Dannati di Malva; Sul sito della Troisi (www.liciatroisi.it) potrete trovare degli estratti e racconti letti dalla scrittrice in vari eventi!
A maggio uscirà Pandora, una nuova saga, “un fantasy ambientato, almeno per il primo libro, a Roma” questo accenna la Troisi sul suo blog, non ci resta che attendere l’uscita del libro per acquistarlo e leggerlo tutto d’un fiato, come succede con gli altri suoi libri!
Pam è una ragazza molto timida, corazzata da un look molto dark. Ogni giorno cerca di sopravvivere tra i compagni di classe che la punzecchiano e la infastidiscono prendendola in giro ad ogni occasione rendendole la vita davvero insopportabile. Sam è l’ultimo della classe e il primo a non sopportare di esserlo. Ma a volte la vita è esattamente il contrario di come vorresti. Sam vive in un tristissimo bilocale di un palazzone nella periferia romana e deve fare i conti con una madre troppo assillante. I destini di Pam e Sam si incrociano in una notte, e non poteva che essere la notte di Halloween. Perché quella notte un antico rito aspettava di compiersi su uno stradone di periferia per unire per sempre le loro vite: da quel momento, nulla sarà più come prima. Nonostante la distanza abissale che li separa, Sam e Pam sono costretti a unirsi per vincere la battaglia epica contro gli angeli della morte che sono stati liberati sulla terra… Ma un ragazzo confuso come Sam e una ragazza inquieta come Pam riusciranno a sfidare il demone mortifero Mashbir che ha già deciso di possederli?


Intervista fatta per il sito iltempolastoria.it

http://www.iltempolastoria.it/interviste/emergendo-dai-fuochi-di-battaglie-tra-regni-di-fantasiose-creature-il-fantasy-di-licia-troisi-2/

Buon compleanno Roma


21 aprile 753 a.C. - 21 aprile 2014


P.S. Auguri in ritardo su Google, ma fatti ieri su Facebook!!! ^_^ ^_^

lunedì 21 aprile 2014

Il giornalismo a fumetti: Joe Sacco




Chiunque scriva del caso Israele/Palestina, riporta delle parole programmate, manipolate e ripetute per non irritare i loro padroni e per cercare di rincoglionire ancora di più la maggior parte delle persone con la solita minestra riscaldata.
I palestinesi sono dei terroristi, punto. Gli israeliani sono le povere vittime perseguitate nei secoli dei secoli...amen!
Ma svegliatevi!!!
O almeno, evitate di scrivere fesserie se non sapete e volete farvi belli agli occhi di tutti scrivendo articoli che attireranno l'opinione (capirai che opinione!!!) pubblica...la parte ignorante però, quella che si beve le peggio idiozie che escono dalla scatola manipola menti (= la televisione, tanto per chiarire se non si capisce!).
Per fortuna esistono persone che sanno davvero come si svolgono i fatti, persone che vivono gli attacchi gratuiti degli israeliani, come gli attivisti che danno la loro vita per quel popolo martoriato e si oppongono all'innata presunzione di un popolo viscido (israeliani).
Per fortuna esistono giornalisti, fumettisti ed altre persone che urlano la verità sia per la Striscia di Gaza, sia per altre realtà!
Il libro di Joe Sacco, Palestina è un reportage della vita dei palestinesi, riportata in modo originale. Joe Sacco disegna fumetti e questo il suo giornalismo, in questo modo esprime la realtà!
Joe è nato a Malta, ha vissuto in Australia ed ha studiano negli USA e in Europa!
Ha soggiornato in Palestina per due mesi tra il 1991 2 il 1992, ha vissuto la fine della Seconda Intifada.
Lui sa che il suo giornalismo a fumetti non sarà mai sulla notizia, ma va avanti lo stesso nel suo lavoro!
Riconosce che non potrà mai essere imparziale!
Ha vissuto i soprusi e le ingiustizie che i palestinesi sono condannati a vivere da molto tempo grazie agli israeliani, dipinti da Joe con diffidenza.
Sacco ritrae i palestinesi come vincenti sul male, ma purtroppo la realtà è un'altra e i palestinesi sono spinti ai margini senza speranza di vittoria. La loro storia che dev'essere raccontata e non dimenticata è l'unica resistenza davanti all'oppressione oscura di Israele.

‘’Sono cresciuto pensando che tutti i palestinesi fossero dei terroristi: una convinzione che non veniva però dallo studio della situazione, ma solo da quello che assorbivo dai giornali. I giornali raccontavano un sacco di fatti.  Ma si possono raccontare i fatti – il sequestro di un aereo, l’ attentato a un autobus, l’ uccisione di ostaggi – senza dare il contesto di quei crimini’’.  

Così crescono tutte quelle persone che non ricercano la verità e si fidano dell'ipocrisia del giornalismo che viene definito obiettivo. Da quando la falsità è obiettiva?
Inoltre Alex Burrows che intervistò Joe Sacco per il sito web The Quietus parlò della balla del giornalismo obiettivo, scoperto da un'indagine condotta in Inghilterra dal giudice Leveson: Tabloid inglesi: nelle redazioni catena di comando come nella criminalità organizzata
(ecco il kink: http://www.lsdi.it/2012/tabloid-inglesi-nelle-redazioni-catena-di-comando-come-nella-criminalita-organizzata/)
La stampa britannica ovviamente è stata rispettata in Europa e negli Stati Uniti!
Burrows dice "E' problematico considerare vero quello che la stampa delle altre democrazie occidentali ha spacciato negli ultimi 50 anni".

‘’Uno può riportare dei fatti oggettivi, e instillare così una determinata convinzione – continua Sacco – come era capitato a me con il cosiddetto ‘giornalismo obbiettivo’: e cioè che i palestinesi erano puri e semplici terroristi. C’ è voluta un po’ di autoeducazione. Non avrei mai trovato un altro punto di vista leggendo la stampa americana’’

Capito cosa succede davvero?
Non sono sicura che potete capire perché ormai siete imbalsamati dalle cretinate lette e sentite!
Ed il "bello" è che si vede!!!

“Il problema con i giornalisti moderni – dice Sacco a Burrows -, è che veramente credono di essere obbiettivi. Credono di essere al servizio di chissà quale giornalismo da idealismo platonico. Io preferisco cercare di essere il più onesto possibile e raccogliere le informazioni il più accuratamente e onestamente possibile, ma accettando il fatto che incontrando e aiutando le persone queste finiranno per avvicinarsi a te.  Io voglio stare dentro la mia storia e voglio essere chiaro su questo meccanismo”.



Questo è giornalismo, Sacco è un giornalista, un po' particolare perché riferisce i fatti attraverso i disegni, ma quello che conta è che denuncia la realtà, in cui sono costretti a vivere i palestinesi, e riporta i fatti veri che accadono a quel popolo, perché li ha vissuti!

Prima di aprire bocca su un argomento e credere allo stesso, sarà opportuno che facciate un po' di sana ricerca, se volete fare giornalismo lo fate seriamente altrimenti potete scrivere un libro di barzellette leggendo il quale riderete solo voi!

domenica 20 aprile 2014

Salem...New Drama




A fantasy "Salem" TV show debuts on WGN tonight!
The writer Katherine Howe spoke as an witch trials expert!

http://wgnamerica.com/shows/salem/videos/salem-is-real/244


Da oggi negli USA parte la nuova serie tv, Salem!
Una città del Massacchussets resa famosa dai processi alle streghe nel 1692, dai film Hocus Pocus (19993) e Le streghe di Salem (2012), dai romanzi di Nathaniel Hawthorne (La lettera scarlatta) nato a Salem e dal regista teatrale Arthur Miller con l'opera: Il Crogiuolo.
La scrittrice Katherine Howe, esperta di processi alle streghe, ha anche scritto un romanzo su di esse: Le figlie del libro perduto (Salani editore).





Anticipazioni sulla nuova serie tv:
http://amoreperleserietv.com/2014/04/20/salem-shane-west-anticipa-cosa-aspettarsi-dalla-guerra-e-le-streghe-del-nuovo-drama/


Non ci rimane che guardare la serie e sperare in qualcosa di originale e avvincente al tempo stesso!Anche se così sembrerebbe dal trailer!
                                           https://www.youtube.com/watch?v=xyBp01IVem4






Auguri Andy Serkis...Gollum!


Auguri a Andy Serkis che oggi compie 50 anni!!!
Il mio... tesssssssssssorooooooooooo!!!





Gollum...Gollum



Boligan

Alcune vignette recenti e due omaggi a Gabriel Garcia Marquez, Gabo!
In fondo il link per guardare le vignette sentimentali di Boligan, un disegnatore che denuncia la realtà marcia e lo fa azzeccando le tematiche che stanno portando il mondo verso l'oblio!



TELE NIÑERA.


                                                               LA ULTIMA FOTO


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CAPITULO FINAL



HOMENAJE A GABO



Le vignette sentimentali.
http://www.mymodernmet.com/profiles/blogs/my-modern-shop-spotlight-angel-boligan

Manlio Sgalambro



Leggendo il messaggio di buona Pasqua di un mio amico che ha una libreria indipendente, mi è tornato in mente Manlio Sgalambro, al quale non ho dato un degno saluto.
Scomparso il 6 marzo 2014 mentre si occupava delle faccende domestiche, cosa che odiava con tutto se stesso.
Un infarto gli ha spento il cuore e non c'è stata cura che potesse riaccenderlo.


"Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni e dalle tue manie..."
Nessuno ha potuto proteggere lui!
Ma come diceva
 "Il nascere e il morire sono i due momenti unicamente reali. Il resto è sogno, interrotto da qualche insignificante sprazzo di veglia." quindi ha vissuto la realtà mentre se ne andava.


Le sue collaborazioni con cantanti pop sono famose, principalmente quelle con Battiato suo conterraneo (entrambi siciliani) e poi le collaborazioni con Patty Pravo, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Adriano Celentano e con altri.

"
Il cantante deve convincere delle sue tesi. Contrariamente al filosofo, però, lui può farlo senza argomenti."




30 titoli, quasi tutti editi da Adelphi.
Il suo era un orientamento nichilista


"
All’uomo non conviene considerare, riguardo a se stesso e riguardo alle altre cose, se non ciò che è l’ottimo e l’eccellente; e inevitabilmente dovrebbe conoscere anche il peggio, giacché la conoscenza del meglio e del peggio è la medesima"


Tratto da La conoscenza del peggio.


All'età di 55 anni decide di inviare alla casa editrice Adelphi il suo primo libro che riassume il suo pensiero, inviando con esso un bigliettino di due righe. Come disse poi egli stesso "
lì è rimasto due anni. Ma siccome io sono fatto in questo modo, non ho chiesto niente. Poi è arrivata una telefonata a mia moglie. Mi chiedevano di andare a Milano, per prendere contatto con l'editore." E da quel momento inizia la collaborazione con la casa editrice milanese.Scrive libri e collabora ai testi delle canzoni, questo fino alla fine perché ormai era rapito da questa musica, della quale diceva: "... la musica leggera ha questo di bello, che in tre minuti si può dire quanto in un libro di 400 pagine o in un'opera completa a teatro".



Se ne è andato a 89 anni lasciando parole musicali e scritte che non scorderemo mai.

"Vera disciplina nelle cose dell'intelletto è una spietata intransigenza contro lo spirito di discussione. Ogni concessione fatta in nome della reciproca eguaglianza è un tradimento della verità su cui si fa prevalere la cortesia. Pensare divide."



Would be great!!!!!


Good Energy!!!


L'energia è in te, usala bene!!!
The energy is in your body, use it!

sabato 19 aprile 2014

Buona Pasqua...Happy Easter...Joyeuses Pâques...Feliz Pascua...Feliz Páscoa!!!


Uovo di pietra in equilibrio, in Australia, da più di un miliardo di anni!!!




Happy Easter british... ^_^


Alice e la pasqua delle meraviglie!


Dopo l'albero di Natale arriva anche l'albero pasquale!!!





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