giovedì 26 dicembre 2013

A.A.A. Originalità cercasi



Il monastero perduto del santo graal
Il Vangelo del santo graal
Il graal custodito dai templari
I 13 doni del Graal
I misteri di Glastonbury
Sul cammino del santo graal
Codice graal
Gra(d)al. Il segreto della Torre
Il grande libro del graal
Il santo graal
Maria Maddalena e il santo graal
Il santo graal di nuovo
I mille volti del graal
La via del Sacro graal
I Templari e il graal
I doni del graal
Il codice segreto del graal
Sulle tracce del graal
La chiesa e il graal
La linea di sangue del Santo graal
Il mistero del graal
Chi è il graal
Il santo graal di Baigent, Lincoln e Leigh
La maledizione del Graal
Sulle tracce del Santo graal……

Questi sono alcuni dei titoli di libri che si possono trovare su vari siti internet per essere acquistati.
Naturalmente ci sono molti libri che non riportano nel titolo la parola Graal, ma che parlano dello stesso, citando Rennes-le-chateau, i Templari, la Maria Maddalena, croci varie e altro.
Ora, visti tutti questi titoli, triti e ritriti, cambiati con mille sinonimi, anche se il contenuto rimane sempre lo stesso, cosa si scrive a fare l’ennesimo libro sul Graal?!?Spacciandolo magari per romanzo storico.
E dovrebbe risultare anche originale?
Cosa prometterà la fascetta che ormai tutti adottano? Misteri svelati?!? La storia che nessuno vi ha raccontato?
Il problema è che già se si parla del Graal, si sta trattando un argomento vecchio di millenni, e non si è affatto originali in questo, figuriamoci poi romanzato, con vari misteri, inseguimenti, una meta che rivelerà…cosa?!?
Quando ho iniziato a scrivere questo articolo non avevo ancora finito di leggere il libro in questione. Ma ho recuperato e sono arrivata, alla fine.
La mia faccia un misto tra l’inorridito e lo stupito, parlava da sola.
Peccato che in questo impiccio, si sia messa la casa editrice Nord, attraverso lo scrittore Glenn Cooper. Reputavo la Nord una casa editrice seria, e invece!
Il caro scrittore ha già inciampato nel flop (anche se i libri son stati venduti) della trilogia. Dopo il suo primo libro, La biblioteca dei morti, (davvero meritevole, e credevo fosse unico), l’autore ha voluto scrivere il seguito, Il libro delle anime (e che è un libro?Meglio che si risparmiava la figuraccia!)! Mi chiedo perché gli umani a volte debbano incorrere in simili torture.
Purtroppo mi son resa conto, tra lo sbigottito e il turbato, che il libro sopra citato era il seguito del primo!Ora, anziché finirla lì, cosa decidono (autore ed editore)?Di scrivere e pubblicare il terzo!
Pareva riprendersi dopo l’annegamento del secondo, ma il salvagente era bucato!
Penoso e scontato.
Forse doveva concentrarsi di più, perché dalla seconda metà in poi (ma anche un po’ prima), la storia viene uccisa con più coltellate.
La mappa del destino (niente male, ma niente di che) e L’ultimo giorno (mah!), potrebbero essere delle letture consigliate per passare le vacanze estive.
Ma Il marchio del diavolo, lì doveva cadere per avvicinarsi a……Dan Brown!!!
Mentre leggevo, ricordavo che avevo già letto una storia simile, ma era impossibile, fino a quando non mi son ricordata di Angeli e Demoni.
Sembrava di avere dei doppioni di figurine e ci son rimasta male! Vaticano, conclave, attentato…eddaiiiiii!
Esiste più una fantasia indipendente?O meglio , esiste ancora la fantasia, quella vera?
Anche se, per rendere originale (eh?!?) questo romanzo, l’autore inserisce, tra papi, suore, cardinali, archeologi, scavi, ecc… un po’ di Grimm series!
Proprio così, infatti tra gli umani ci sono i Lemuri (come quelli di Madagascar il film cartone, ma umanoidi)!
Va be’ meglio non sparare sulla croce rossa!
In commercio da ottobre ci sono altri alberi morti, per vendere carta inutile.
E, dopo essere arrivata al capitolo numero 38, quindi alla fine de Il calice della vita, posso dire che la morte degli alberi è stata inutile.
Ancora non comprendo dove è nascosta l’originalità della storia. Se consiste nel descrivere il Graal in modo diverso dalle innumerevoli storie su di esso, allora rispondo: “Sicuramente non riprende altre storie già sentite, altrimenti si tratterebbe di plagio”.
Non è stato l’unico a far partire la storia da Re Artù!


E’ stato originale ricollegare le dissertazioni fisico-scientifiche nelle quali si è perso verso la fine a dissertazioni già lette in Angeli e demoni. Di nuovo? Dev’essere legatissimo a Dan Brown, incredibile!Non avrei dovuto leggere La libreria del buon romanzo, perché quel libro parla della libreria dei veri lettori!
Non parla di chi legge per moda, o legge pseudo libri che trattano argomenti che ormai conoscono anche i sassi, o assurdi o inventati che sono inseriti nella narrativa o nei romanzi storici.
Nel periodo in cui son calate le vendite di libri, e l’ignoranza sta prendendo piede, servirebbe una libreria che non venda libri commerciali che contengono un’infinità di errori e che non aumentano neanche dello 0,0001% la conoscenza di chi legge.
Servirebbe una libreria dove si vendono solo libri degni di esser definiti tali, ma, forse, sarebbe osteggiata, come nel romanzo di Laurence Cossé (è una scrittrice francese, delucidazione per chi si confonde con un nome maschile) dalle grandi catene e dalle case editrici che pensano solo alla commercializzazione della carta stampata e si agitano se non vedono i propri autori, che vendono milioni di copie, sugli scaffali di una libreria.
Essere esclusi perché non considerati libri, ma carta straccia è un duro colpo all’orgoglio della casa editrice, dell’editore e dell’autore.
La verità fa male ed è vero!!!
Pensate che certe case editrici (ma non so quale siano anche se ho i miei sospetti), pagano chi scrive recensioni (non tutti naturalmente, molti hanno una dignità e la conservano) per scrivere giudizi impeccabili sui loro libri.
Credo che in queste persone (sia chi scrive la recensione che chi propone loro di scriverla) non ci sia un minimo amor proprio, un minimo orgoglio, un minimo di dignità!
Le critiche sono costruttive, sia positive che negative.
Tutti vogliono sentire solo cose belle, ma non è possibile, in certi libri soprattutto dal titolo non è possibile.
Non è polemica la mia, ma sfogo, perché non possono andare avanti personaggi che senza raccomandazione o benedizione non sarebbero riusciti neanche a scrivere su un giornale di paese (parlo di molti pseudo autori)!
In un’epoca dove contano di più le vendite che la qualità, sicuramente non si guadagna in cultura!
Il recente cambio di copertina del libro di Brown e il conseguente ribasso del prezzo, mi fa sperare che molte persone si son stufate di leggere idiozie e di pagarle a caro prezzo!

 Il calice si è spezzato a causa del troppo uso!!!



Articolo scritto per iltempolastoria.it
http://www.iltempolastoria.it/rubriche/libri-in-viaggio/a-a-a-originalita-cercasi/

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